sabato 22 dicembre 2012

Presentato a Salerno “L’Italia e le mafie”


Presentato ieri a Salerno “L’Italia e le mafie”
10 studenti schierati “senza se e senza ma”

Si è tenuta ieri mattina a Salerno, presso la sala “A. Gatto” della Camera di Commercio di Via Roma, la conferenza stampa di presentazione alla stampa del volume “L’Italia e le mafie”, il libro scritto da 10 studenti dell’Università degli studi di Salerno che raccoglie le interviste realizzate durante le 12 puntate della trasmissione radiofonica omonima, andata in onda sulla web radio d’ateneo, Unis@und.
Dopo i saluti di Guido Arzano, presidente della Camera di Commercio di Salerno, sono intervenuti i componenti della redazione e i coordinatori della giovane squadra, il giornalista Vincenzo Greco ed il ricercatore specializzato in modernizzazione delle mafie Marcello Ravveduto. Unanimi nel condannare la criminalità organizzata anche Franco Roberti, Procuratore della Repubblica Tribunale Salerno; Adriana Musella, Presidente Riferimenti e Coordinatore Gerbera Gialla; AnnaMaria Torre, Referente per la Campania Libera Memoria; Anna Garofalo, Coordinamento provinciale Libera Salerno e Lorenzo Diana, Coordinatore della rete per la legalità, che hanno portato la loro testimonianza e la loro esperienza diretta ai presenti all’incontro con la stampa.
“Il volume è edito da Gutemberg - ricorda Gianpaolo D’Elia, uno dei componenti della giovane redazione - e raccoglie 37 interviste realizzate nelle 12 puntate del format radiofonico omonimo, includendo il messaggio di Rita Borsellino ed un’intervista al Magnifico Rettore, prof. Raimondo Pasquino.  Vincenzo Greco e Marcello Ravveduto hanno dato fiducia ad una squadra giovane ed insieme abbiamo lavorato per portare su carta “L’Italia e le mafie”. Il libro è in distribuzione su tutto il territorio campano ed è già disponibile presso il punto vendita Disclan e le librerie Mondadori, Punto Einaudi, Guida, Cues  e Internazionale di Salerno”.

lunedì 17 dicembre 2012

Prima Presentazione, Camera di Commercio Salerno ore 9.30


Presentazione del libro “L’Italia e le Mafie”  
Una storia spesso rimasta sottotraccia, a volte rimossa, a volte deliberatamente mistificata, che ha prodotto anche una sottile linea di demarcazione di tipo culturale che sembra oggi dividere l’intero Paese e la società civile, trasversalmente, tra “onestà” e “illegalità diffusa”, tra lealtà verso la Costituzione e ammiccamenti sovversivi verso una sistematica delegittimazione del quadro democratico. Per svelare i retroscena del potere mafioso bisogna, prima di tutto, accantonare luoghi comuni e stereotipi che hanno generato scorie metastoriche.  –Dalla prefazione di Marcello Ravveduto per”L’Italia e le Mafie”

"L'Italia e le Mafie", il format radiofonico di Unis@und, la web radio dell’Università degli studi di Salerno, dedicato alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e andato in onda nei mesi scorsi, passa dalla radio alla carta stampata. Edito da Gutenberg, il volume(236 pagine, 14 capitoli, 37 interviste) raccoglie i contenuti e le interviste realizzate durante le 12 puntate della trasmissione, coordinata per la parte giornalistica da  Vincenzo Greco e per quella storico-scientifica da Marcello Ravveduto. Il libro racconta, inoltre, del convegno tenutosi il 30 maggio presso il teatro di ateneo dell’Università degli studi di Salerno,  includendo il messaggio di Rita Borsellino ed un’intervista al Magnifico Rettore, prof. Raimondo Pasquino.

Un progetto, quello confluito nel libro, che si distingue, oltre che per lo schieramento “senza sé e senza ma” dei giovani curatori, per la crossmedialità caratterizzante la divulgazione dei contenuti e la promozione dell’opera: oltre alle dirette su iunisa.unisa.it , ogni puntata del format radiofonico è stata trasmessa in streaming da Ustation, la piattaforma nazionale delle webradio universitarie. Parallelamente è stato indetto un concorso rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, che si sono recati all’Ateneo salernitano per seguire i lavori del convegno tenutosi lo scorso 30 maggio. “L’Italia e le mafie” è attivo sul web con una fan page sui social network Facebook e  Twitter, oltre ad un blog, litaliaelemafie.blogspot.it . 

La giovane redazione condensa quindi  quello  che è stato un viaggio radiofonico attraverso i diversi volti e le declinazioni del tema “mafie”. Il libro verrà presentato su tutto il territorio campano in date e modalità di volta in volta comunicate. La presente vale come invito per la prima presentazione in programma:

20 Dicembre 2012, ore 9:30 - Camera di Commercio sala "A. Gatto", Via Roma 29, 84121 SA.
Interverranno:Vincenzo Raimondo Greco, giornalista
                              Marcello Ravveduto, Ricercatore specializzato in modernizzazione delle mafie  
                              Andrea Landi, editore presso Stampa Gutenberg srl
                              Gli Autori
                              Lorenzo Diana, Coordinatore della rete per la legalità
                              Anna Garofalo, Coordinamento provinciale Libera Salerno 
                              Adriana Musella, Presidente Riferimenti e Coordinatore Gerbera Gialla                                    
                              AnnaMaria Torre, Referente per la Campania Libera Memoria
                              Franco Roberti, Procuratore della Repubblica Tribunale Salerno 
                              Guido Arzano, presidente della Camera di Commercio di Salerno


Contatti Ufficio Stampa:  3341863489/3426604800/089969195
Mail: s.tancovi@studenti.unisa.it

venerdì 14 dicembre 2012

Mafia e Chiesa


Ecco un elaborato dell'Istituto Magistrale "A. Galizia", Via Petrosini 1, Nocera Inferiore (Sa). 
Un'interessante disamina del rapporto tra Mafia e Chiesa, tesi discutibile e provocatoria, ma ben strutturata che per tali meriti si è aggiudicata il premio come miglior componimento per il concorso "Cara mafia ti scrivo".  
                                                      
Sicuramente il cammino della lotta alla mafie è ancora arduo e lungo, nonostante sono anni che l’impegno a sradicare la criminalità sia sempre più grande. Sorgono quindi numerosi interrogativi e tantissimi dubbi sul perché non si sia ancora riusciti a debellare il fenomeno mafioso. Quali  possono essere le soluzioni che potrebbero intaccare i motivi di successo della mafia?
Numerosi sono stati gli studiosi che hanno evidenziato quali sono i rapporti che il sistema criminale ha con le istituzioni politiche, sociali e religiose, anche perché non bisogna dimenticare che la realtà mafiosa vive in una realtà politica, sociale e religiosa ben nota. È un caso che la mafia si sia allargata a macchia d’olio in un paese così cattolico come il nostro, dove il bene dovrebbe prevalere sul male? Nessuno lo può pensare sul serio. Forse la vera e propria ragione è culturale, ideologica:  sta nel fatto che la Chiesa si ostina a vedere nel mafioso una vera pecorella smarrita da recuperare, e si dimentica dell’ira santa e giusta di Cristo che scaccia i mercanti dal Tempio. Cristo perdona l’adultera, non la condanna, ma soprattutto le chiede di non peccare più.
Il vero paradosso è proprio che la Chiesa, che è per suo “statuto” radicalmente antiviolenta, si presta ad una legittimazione teorica della violenza, addirittura della violenza organizzata. Lo scandalo è che i mafiosi sono stati accettati come uomini credenti e devoti; la vergogna è che la Chiesa, con i suoi silenzi, con le sue coperture, con le sue assoluzioni è responsabile non solo ideologica, ma anche materiale dello sviluppo delle mafia. Sarebbe quindi necessario che si praticasse sempre di più un’educazione alla legalità che veda come protagonisti anche quei membri della Chiesa cattolica che hanno assunto e continuano sfacciatamente ad avere atteggiamenti omertosi e di servilismo  nei confronti del crimine; e se nei Promessi sposi del Manzoni troviamo accanto a don Abbondio l’immagine forte e giusta di Frate Cristoforo, noi invece finiremo per avere una folta schiera di curati che non hanno sicuramente un cuore di leone. Che dovrebbe fare la Chiesa, allora?
La questione è che non si tratta tanto di scomunicare i mafiosi, ovvero di cacciarli fuori, quanto di elaborare una teologia davvero evangelica a cui i mafiosi siano allergici. Da una chiesa povera e fraterna, i mafiosi, che perseguono potere e denaro, si auto-escluderebbero da soli e anzi la considererebbero nemica. Invece in questa Chiesa potente, gerarchica, verticistica, omofoba e ritualistica i mafiosi si trovano bene, perché vi trovano molte analogie con i propri codici di comportamento: certa teologia cattolica e  la teologia mafiosa sono sulla stessa linea. Le organizzazioni criminali di tipo mafioso non avrebbero potuto mai ricoprire un ruolo plurisecolare nella storia meridionale e dell’intera nazione se, oltre alla connivenza di settori dello Stato e di parte consistente delle classi dirigenti locali, non avessero beneficiato del silenzio, della indifferenza, della svalutazione e anche del sostegno dottrinale di una teologia che trasforma degli assassini in pecorelle smarrite da recuperare piuttosto che da emarginare dalla Chiesa e da denunciare alla luce del giorno. In che modo può la Chiesa tollerare la presenza della mafia all'interno delle sue liturgie? Del resto la Chiesa stessa non chiarisce i nostri dubbi, dal momento che non ha espresso una posizione unitaria nei confronti del fenomeno mafioso.
I mafiosi, da parte loro, sono religiosi perché la dimensione religiosa è un elemento fondamentale di appartenenza e d’identità. Un altro elemento da tener presente è quello strumentale: è emerso chiaramente negli ultimi anni che la mafia non è forte quando spara, ma quando non ha bisogno di farlo, quando ha il consenso, quando normalizza l'illegalità. E un ruolo  di normalizzazione e di consenso per eccellenza è senza dubbio quello svolto dalla Chiesa.

 Sara Russo, Martina Fabbi, Federica Ruggiero, Ylenia Foggia e Gerardo Di Natale.

lunedì 10 dicembre 2012

Le prime copie del nostro libro!





In attesa della prima presentazione ufficiale presso la Camera di Commercio di Salerno il 20 Dicembre ecco parte della redazione con le prime copie del nostro libro! 
A breve il comunicato stampa e la locandina dell'evento!

sabato 8 dicembre 2012

La nostra redazione, giovane e crossmediale


“Quando sono andato a trovare Vincenzo Greco alla web radio, per proporgli una trasmissione di approfondimento sulle mafie non pensavo che mi sarei ritrovato a scrivere la prefazione di un libro. Ma se ciò è accaduto significa che da quel seme è cresciuta una pianta coltivata, puntata dopo puntata, dai giovani redattori di Unis@und, studenti che hanno dimostrato competenza e, soprattutto, passione civile. Leggendo questo libro vi accorgerete che le mafie, come uno specchio deformante, consegnano un’immagine parallela e complementare della storia italiana a partire dal processo di unificazione nazionale. Una storia spesso rimasta sottotraccia, a volte rimossa, a volte deliberatamente mistificata, che ha prodotto anche una sottile linea di demarcazione di tipo culturale che sembra oggi dividere l’intero Paese e la società civile, trasversalmente, tra ‘onestà’  e ‘illegalità diffusa’, tra lealtà verso la Costituzione e ammiccamenti sovversivi verso una sistematica delegittimazione del quadro democratico”.

Queste sono le parole del Prof. Marcello Ravveduto, parole estrapolate dalla sua prefazione, parole che aprono il nostro libro, L’Italia e le Mafie.

La nostra trasmissione può essere definita un vero e proprio percorso; dodici puntate per imparare a gestire un format radiofonico, un convegno finale per mostrare a tutti di aver imparato. Questo blog è la fotografia di quanto fatto fin’ora: Chi siamo, la nostra trasmissione, il nostro convegno, il nostro lavoro sui social media. Tutto per promuovere cultura, legalità, ed il nostro libro. Questa la nostra cifra, una redazione giovane che si distingue per la crossmedialità caratterizzante la divulgazione dei contenuti e la promozione dell’opera: oltre alle dirette su iunisa.unisa.it , ogni puntata del format radiofonico è stata trasmessa in streaming da Ustation, la piattaforma nazionale delle webradio universitarie. Parallelamente è stato indetto un concorso rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, che si sono recati all’Ateneo salernitano per seguire i lavori del convegno tenutosi lo scorso 30 maggio. “L’Italia e le mafie” è attivo sul web con una fan page sui social network Facebook e  Twitter, un canale YouTube ed il nostro blog. Questa rete di contatti servirà a tenervi aggiornati sugli eventi, le date delle presentazioni, i progetti in cantiere.

Se vuoi aiutarci a pubblicizzare il nostro libro, questi sono i contatti del nostro ufficio stampa:

Contatti Ufficio Stampa:  3341863489/3426604800/089969195
Mail: Newswebradio@unisa.it
Pagina Facebook: http://on.fb.me/123r3KM

 

lunedì 22 ottobre 2012

L’Italia e le mafie. Un gruppo di studenti schierati ‘senza se e senza ma’

Gli autori:
Alessandra Gonzales, Michaela Sica, Giovanna di Troia, Rita di Simone, Gianpaolo D’Elia, Salvatore Tancovi, Silvia Esposito,Claudia Contaldi, Davide Avella, Vittorio Cuomo
a cura di Vincenzo Raimondo Greco
Introduzione di Marcello Ravveduto
Edizioni Gutenberg
In libreria da novembre 2012
IL LIBRO
Prefazione
Introduzione
Storia delle tre mafie
· 'Ndrangheta: quando la parentela è un'arma formidabile
· La camorra e le sue origini plebee
· Non tutto può essere mafia
Mafia e Politica
· Granata: "Mafia, fenomeno tutt'altro che sconfitto"
· La Mafia non ha colore politico
· "Il fenomeno di Cosentino è complesso ma spiegabile"
Mafia e Economia
· Zanda, "il primo nemico dell'illegalità è la chiarezza e la trasparenza"
· Sciarrone: "C'è una interconnessione tra la cosiddetta criminalità dei colletti bianchi e la criminalità mafiosa"
Mafia e Appalti pubblici
· L'opinione del sindaco di Villaricca
· L'intervista a Elio Veltri
Usura ed estorsione
· Luigi Cuomo: "Denunciare deve convenire"
· Marannano: pagare il pizzo è "il prezzo della paura"
· Il nuovo mafioso tratteggiato da Lorenzo Diana
Ecomafie
· Nord e Sud uniti dalla spazzatura
· Non solo Vesuvio ma anche le "Mamme vulcaniche"
· Quali segreti nasconde la valle del fiume Oliva?
· Trocchia e il disastro rifiuti della Campania
Mafie al Nord
· Giovanni Tizian sotto scorta per i suoi articoli
· Gli insegnamenti della "shock economy"
· Incontro con Giulio Cavalli
Mafie straniere
· I rapporti tra Cosa Nostra e mafia cinese
· La Campania invasa dalla mafia africana
· Tre domande a Guido Lombardi
Mafia e Chiesa
· Se provassimo a dichiarare peccato la mafia?
· Quando il silenzio della Chiesa si fa pesante
· Quando la lotta alla mafia diventa sociale e culturale
Donne e Mafia
· Anna Puglisi; "Non esiste una subalternità femminile"
· Irene Cortese: "Ricordare è un buon inizio"
· L'attivismo delle donne di camorra
· Maisano Grassi:"Le donne sono il punto fermo della società"
Beni confiscati
· Don Giacomo Panizza, il prete sulle barricate
· Il bene confiscato come riscatto morale e economico
· Il lento processo del riutilizzo dei beni confiscati
· A proposito di Giancarlo Siani
· Gennaro Musella, ucciso per non perdere la propria libertà
Il concorso
Il Giardino della Legalità
. Il messaggio di Rita Borsellino
. L'intervista al rettore Raimondo Pasquino

Conclusioni