venerdì 18 ottobre 2013

Trattativa Stato-mafia, Napolitano dovrà testimoniare

Per la prima volta un Presidente della Repubblica dovrà testimoniare al processo sulla Trattativa tra pezzi dello Stato e le istituzioni. A deciderlo è stato il presidente della Corte d’Assise Alfredo Montalto, che ha accolto le richieste dell’accusa rappresentata in aula dal pm Nino Di Matteo.
Il Capo dello Stato dovrà rispondere alle domande riguardanti solo la lettera scritta dal consigliere giuridico D'Ambrosio in cui parlava di "indicibili accordi". Dovrà testimoniare anche il presidente del Senato Piero Grasso, ex procuratore nazionale Antimafia.

"Il Presidente valuterà nel massimo rispetto istituzionale l'ordinanza di ammissione della testimonianza”, si legge nel comunicato stampa diffuso dal Quirinale.

Ricordiamo che lo scorso anno Napolitano aveva chiesto e ottenuto la distruzione delle quattro telefonate intercettate, in cui colloquiava con Mancino, dopo aver trascinato la procura di Palermo addirittura davanti alla Consulta. Per questo motivo il Presidente della Repubblica potrà essere sentito “nei soli limiti della conoscenza che potrebbero esulare dalla funzioni presidenziali e dalla riservatezza del ruolo”, e cioè sui rapporti con Loris D’Ambrosio, l’ex consulente giuridico del Quirinale scomparso nell’estate 2012. (A.G.)

Sedriano: primo comune lombardo sciolto per mafia

Il comune di Sedriano, in provincia di Milano, è il primo comune lombardo sciolto per mafia. Dopo sei anni dall'arresto del sindaco Alfredo Celeste per corruzione aggravata con metodo mafioso e di personaggi vicini all'Amministrazione comunale con l’accusa di associazione mafiosa, il Consiglio dei ministri ha deliberato che il consiglio comunale Sedriano va sciolto per mafia. Il primo cittadino, fino all'attuale provvedimento di scioglimento, non si è dimesso dall'incarico di sindaco.
Questo è il primo caso di scioglimento per mafia in Lombardia arriva dopo l’indagine della commissione d’accesso prefettizia insediatasi in Comune lo scorso 8 aprile. In questi stessi giorni si stanno svolgendo le udienze preliminari del processo a carico del sindaco Celeste, Costantino e Scalambra che vede coinvolto anche l’ex assessore Regionale Domenico Zambetti. Il pm Alessandra Dolci della Dda di Milano ha chiesto tre anni di misura di sorveglianza speciale per il primo cittadino specificando la “pericolosità sociale del soggetto".

Sabato 19 ottobre dalle ore 15.30 a Sedriano la cittadinanza scenderà per le strade: “Ripuliamo Sedriano da malgoverno, illegalità, mafie” è lo slogan della manifestazione organizzata dalla Carovana Antimafia Ovest Milano.

giovedì 10 ottobre 2013

Simonetta Lamberti: Antonio Pignataro chiede perdono. La Mamma della bimba: "Per lui provo pietà"

Si torna in aula per l’omicidio Lamberti, dinanzi al Gup del Tribunale di Salerno, Sergio De Luca, c'è l'udienza a carico di Antonio Pignataro, pentito della camorra, il quale ha ammesso di  aver partecipato,  in concorso con altre quattro persone, all'omicidio di Simonetta Lamberti, figlia dell'allora procuratore della Repubblica di Sala Consilina (Salerno), Alfonso Lamberti, uccisa il 29 maggio 1982.

Antonio Pignataro ha deciso di raccontare ufficialmente la verità ai giudici del Tribunale di Salerno e nel corso dell' udienza ha chiesto perdono ed ha consegnato una lettera ai familiari di Simonetta Lamberti.

Simonetta aveva 11 anni quando è stata uccisa da un sicario  mentre tornava a casa, insieme al suo papà,  a Cava dei Tirreni (Salerno). Del gruppo facevano parte, oltre a Pignataro per il quale il pm della Dda di Salerno, Vincenzo Montemurro, ha chiesto il rinvio a giudizio, altre quattro persone, decedute successivamente nel corso della guerra fra clan camorristici.

Angela Procaccini, mamma di Simonetta, contattata telefonicamente dopo l’udienza, ha dichiarato: “Lo perdono. La sua vita è già quella di un dannato. Come potrei augurargli che lo fosse ancora di più? (…) Lui è già dannato di per sé. Mentre io ho ricostruito la mia esistenza dal dolore e dalla tragedia che porto dentro, lui non può farlo dopo ciò che ha commesso”.

Il gup ha accolto la richiesta di rito abbreviato per Pignataro e l’8 gennaio 2014 la famiglia di Simonetta sarà in aula insieme ai nostri legali per chiedere giustizia.

 Alessandra Gonzales